La notte eterna del coniglio, Giacomo Gardumi

Un’apocalisse distrugge la razza umana, ma quattro nuclei familiari riescono a sopravvivere grazie ai loro rifugi atomici. I sopravvissuti possono comunicare tra loro, e in uno dei rifugi si inziano a sentire colpi sulla porta, finché un coniglio rosa riesce ad entrare nel rifugio e a compiere un orrendo massacro, facendo capire a tutti gli altri che quello era solo l’inizio..

Il racconto in prima persona rende la follia, che regna per tutta la durata del libro, un’entità che esiste realmente. La protagonista chiarisce per filo e per segno tutti i concetti e le vicende, in un modo angosciante e opprimente, perfettamente adatto all’atmosfera dell’intero racconto. L’autore riesce a non far sembrare ridicolo il fatto che il mostro sia una coniglio rosa a grandezza naturale, ma anzi riesce a creare situazioni al limite dell’ansia e del timore. Anche se ho trovato deludente la conclusione, cioè le spiegazioni di tutte le vicende, tutto sommato si tratta di un bel libro apocalittico.

VOTO: 7,5

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