Prendiluna, Stefano Benni

Una notte, in una casetta nel bosco, il gatto fantasma Ariel affida a Prendiluna, una vecchia maestra in pensione, una Missione per salvare il mondo. I Diecimici devono essere consegnati a dieci Giusti entro otto giorni, o il mondo finirà. Da questo momento vi troverete in un mondo fantastico, o forse reale…

“Ogni notte è meravigliosa quando torni vivo da un campo di battaglia, o esci da un ospedale, o lasci una prigione, bella è la gioia degli scampati, dei guariti, dei salvi, anche se sarà breve.”

Stefano Benni ci trasporta come al solito in un mondo nuovo, non si capisce più niente, è realtà, è fantasia, allucinazione, è un sogno, lo scopriremo solo alla fine, o forse neanche alla fine. La fantasia regna sovrana, ma in questa fantasia troviamo tra le righe, ma neanche troppo, aspre metafore che criticano a modo loro il mondo d’oggi, dagli “Smartafone” agli Annibaliani, setta più o meno segreta di cui fanno parte laici, religiosi, magistrati e persone potenti di tutto il mondo. La fantasia presente è stata giudicata forzata, si dice che ci sia troppa fantasia e che il troppo stroppia, ma in realtà credo che l’intento dell’autore sia più o meno questo, ubriacare i lettori con fantasie e sogni che nella realtà sarebbero impensabili, ma che in realtà bene si adattano alla società attuale. Per quanto riguarda la leggibilità la ritengo perfetta, è un libro che non si fatica a leggere, anzi io personalmente l’ho letto in più o meno cinque ore, è estremamente fluido e scorrevolissimo e in più è divertente, perciò i capitoli ti passano davanti talmente veloci che poi non ti rendi conto di essere giunto alla fine. I personaggi sono numerosissimi, particolari e caratterizzati da qualche peculiarità, ci sono Prendiluna, Michele e Dolcino, Clotilde, Enrico, Fiordaliso, Chiomadoro e soprattutto i Diecimici. Insomma, di sicuro Benni fa tornare a lavorare la fantasia di chiunque e, nonostante si pensi che la fantasia sia solo per i bambini, Benni ci da la prova che questo non è vero e lo fa con tutti i suoi libri.

“Se impari a giocare col pallone vero puoi diventare un campione, ma se sai giocare col Pallone Invisibile sei quello che vuoi tu, sei tutti i campioni che ci sono al mondo.”

VOTO: 8.5

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