Il capo dei capi, Attilio Bolzoni; Giuseppe D’Avanzio

coverL’ultima volta che videro piangere Totò Riina fu al funerale di suo padre e di suo fratello, uccisi da una bomba. Da quel momento iniziò la scalata verso l’apice di Cosa Nostra, passando dall’essere un rozzo contadino ad essere il capo dei capi. Inizialmente assieme ad altri contadini come Luciano Liggio, Bernardo”Binnu”Provenzano e Calogero Bagarella si è impadronito della sua città natale, Corleone, eliminando il boss Michele Navarra. Ma la sua ossessione per il potere lo ha spinto a prendere prima Palermo e poi tutta la Sicilia, attraverso delitti e vere e proprie guerre contro i boss che si mettevano nella sua strada, verso la cima della Cupola. Dopo essere diventato il capo di Cosa Nostra è stato il momento della guerra allo stato con bombe, stragi e attentati, dove hanno perso la vita, oltre a varie cariche dello stato e della giustizia, i giudici Falcone e Borsellino. Infine, nel 1993, avviene il suo misterioso arresto dopo una latitanza durata un quarto di secolo. Tuttora in carcere, per molti Totò Riina resta il capo di Cosa Nostra. Nel 2007 è stata prodotta una miniserie da sei puntate con l’omonimo titolo con Claudio Gioè a interpretare Totò Riina.

 


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