Cosplay Killer

Andiamo, li conoscete tutti i Cosplayer, no? Con la loro presenza festosa ravvivano i festival di mezzo mondo, interpretando i personaggi più famosi del fumetto, del cinema e dell’animazione. Ma se dietro alle maschere si celasse qualcosa di sinistro? Se in realtà questo fenomeno fosse la copertura per una mostruosa macchinazione atta a divorare il mondo del fumetto prima e quello reale dopo? Ma i lettori innocenti non hanno nulla da temere: qualcuno veglia su di loro. Qualcuno disposto a sacrificare la vita pur di difenderli dall’invasione imminente. Facendolo a modo suo: con pazienza, metodo e precisione. E con una sega a percussione dotata di lame dentate…
Sicuramente penseremo a uno che da piccolo ha avuto dei problemi in famiglia, a qualcuno che ha sviluppato una qualche forma di sociopatia, ma in realtà, come il protagonista stesso tiene a precisare, lui non è uno che ha avuto traumi infantili particolari, non si è mai drogato, non ha mai avuto problemi a casa, la sua famiglia è perfetta e gli sono sempre piaciuti i fumetti. E tutto è iniziato quando sono comparsi i cosplayer.
In Cosplay Killer troviamo ai testi Luca Blengino e Maurizio Ricci, ai disegni Alessandro Germani e Antonello Cosentino e alla copertina Mirka Andolfo; è stato pubblicato da INKIOSTRO EDIZIONI nel 2016. Si tratta di un fumetto con una storia originale, ma troveremo al suo interno anche numerose citazioni su vari fumetti e film, come American Psyco, Essi Vivono, Il ritorno del cavaliere oscuro, Totoro, L’eternauta e altri.
Questo è un fumetto che può essere visto sia come una commedia a tinte horror splatter sia come un horror raccontato con un tono da commedia nera. Questo perché nei primi capitoli la narrazione e i disegni ci vengono presentati in uno stile leggero e ironico, mentre nella seconda parte lo stile si indurisce e diventa drammatico sino ad arrivare al colpo di scena finale.
In questo fumetto non troveremo elogi né critiche al mondo dei cosplay, si tratta semplicemente di una storia che parla di questo fenomeno ormai diventato di portata mondiale.
Se vogliamo trovare un piccolo difetto è che forse si poteva allungare leggermente la storia, per renderla più profonda, magari più avvincente. Speriamo quindi in un secondo numero che ci racconti come la storia continua.

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