Gli occhi del drago, Stephen King

Il regno di Delain è governato dal vecchio re Roland, ormai arrivato ai suoi ultimi giorni da sovrano. Roland è sicuro di una cosa, lascerà il trono nelle mani del primogenito, Peter.  Ma nell’ombra si aggira una figura viscida e oscura, Flagg il mago di corte, che da secoli ha un sogno, prendere il potere a Delain; con uno stratagemma ci riesce, avvelenando il re e facendo ricadere la colpa su Peter che viene imprigionato. A questo punto il regno viene affidato nelle mani inesperte del secondogenito di Roland, Thomas. Ma Flagg
ha dei piani anche per lui. Pubblicato nel 1984, King ha scritto questo libro  principalmente per la figlia Naomi, troppo piccola per leggere i libri del padre. In questo libro King cambia stile e si trasforma in un cantastorie, trasportandoci in un mondo fantastico fatto di draghi, re, principi, maghi e tanta magia. Questa sorta di favola ci viene presentata come se il narratore fosse il libro stesso e soprattutto ha il potere di farci ritornare bambini, e King ci stia leggendo il libro prima di andare a letto. Ovviamente questa magica storia non è rivolta solo ai lettori più piccoli, ma ai lettori di tutte le età.

VOTO: 7,5

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Gli occhi del drago
“Come noi nel nostro mondo, sapeva anche lui che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Ma sapeva anche che per gli esseri umani certe volte altro non c’è che la buona intenzione. Gli angeli sono forse immuni alla dannazione, ma gli esseri umani sono meno fortunati e per loro l’inferno è sempre vicino.”

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