Jessie accontenta suo marito nell’ennesima fantasia sessuale, viene ammanettata nel letto di una casa isolata sul lago. Quando viene umiliata allontana suo marito bruscamente, il quale cade a terra stroncato da un infarto. Da quel momento Jessie rimane in trappola e sofferente. La sua agonia è accompagnata da un cane randagio affamato e da una misteriosa presenza
che si manifesta nella stanza. Il libro è strutturato come “La bambina che amava Tom Gordon”, infatti le protagoniste vivono esperienze alquanto simili. Entrambe conoscono il vero significato di solitudine, anche se in maniera e in luoghi differenti. La maggior parte del racconto è appunto ambientato nella stanza da letto dove Jessie è ammanettata. Già dalle prime pagine l’atmosfera è angosciante e claustrofobica. Inoltre la quasi totale assenza di dialoghi lascia abbondante spazio alla descrizione delle emozioni e a qualche flashback dell’infanzia della protagonista.
VOTO: 7,5
Come tutti i libri di King 🙂
Libro che merita di essere letto !