La porta oscura. Il male, David Lozano

Pascal e i suoi amici vengono di nuovo proiettati verso un apparentemente interminabile incubo. Durante il salvataggio di Michelle un’entità malvagia li ha seguiti nella Parigi dei viventi con lo scopo di tornare in vita. Mentre il Viaggiatore combatte nel mondo dei morti, i suoi amici si scontrano con

un potente stregone malvagio , sicari e vampiri.

Senza deludere le aspettative dei lettori David Lozano esegue un’opera coi fiocchi. Lo stile è, analogamente al libro precedente, semplice e adeguato. Sono presenti moltissimi flash che interrompono alcune scene in modo da raccontarci immediatamente cosa sta succedendo contemporaneamente in un posto differente ad una persona differente. Questo modo di porre le vicende intersecate da vari flash mantiene quella apprensione che permetterà al lettore di concludere il romanzo al massimo della tensione. Una fine inconcepibile se non per il fatto che l’autore ha compiuto l’ultimo libro della trilogia, dal titolo “Requiem”, che in Italia non ha visto nemmeno l’ombra di una traduzione. In breve,                                                          non sapremo mai come andrà a finire.

                                                       VOTO: 8

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La porta oscura. Il Male (Salani Fantasy)

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3 Replies to “La porta oscura. Il male, David Lozano”

  1. Penso anche alla saga fantascientifica Dune, di Frank Herbert, continuata poi dal figlio con alcuni prequel e sequel ma pubblicati da Mondadori giusto un paio di prequel nonostante diverse richieste dei lettori sui libri non ancora tradotti. Improponibile leggere questi libri in lingua originale se non le traduce un professionista in italiano

  2. Neanche dovessero fare i salti mortali per fare una cosa del genere. Non pensano a noi lettori e anche all'autore che potrebbe pure ritrovarsi senza lettori. A noi era capitato già con Numbers di Rachel Ward, due libri persi. Quanti altri libri ci saranno lasciati in questo modo…

  3. chissa' perchè in italia cè questo vizio di iniziare a tradurre le trologie e di non portarle poi a termine. Vedi anche Julie Cross di Fanucci con Tempest.E poi, mai che si trovasse un cane a denunciarle queste cose, nemmeno si trattasse di un affare di stato. In realtà è solo un malcostume.Che come risultato mi porta personalmente a depennare ogni futuro libro Salani e Fanucci. Per vendetta, sissignore, vendetta.

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