Le Cronache di Narnia, Clive Staples Lewis

“Un libro non merita di essere letto a dieci anni, se non merita di essere letto anche a cinquanta”, ma vale per tutte le età, e Clive S. Lewis ce ne dà una prova con la saga fantasy per ragazzi “Le cronache di Narnia”. La saga è diventata ben più famosa grazie ai film prodotti, che per ora riguardano solo i libri “Il leone, la strega e l’armadio”, “Il principe Caspian” e “Il viaggio del veliero”; è comunque in programma un altro film previsto per il 2015/2016 che sarà dedicato al libro “La sedia d’argento”.

Il nipote del mago

Polly e Digory sono due bambini londinesi che, dopo aver fatto amicizia, si imbattono nello zio Andrew, lo zio di Digory, un mago perfido. Con un imbroglio lo zio Andrew convince Polly ad indossare un anello giallo magico che la farà sparire improvvisamente. Così Digory, per salvare Polly, è costretto ad indossare un altro anello uguale a quello di Polly e a portare con sé due anelli verdi che secondo zio Andrew li riporterebbero a casa. I bambini si ritroveranno quindi nella Foresta di Mezzo, zona di transito che permette di passare ad altri mondi, attraverso dei piccoli stagni. Esplorando gli stagni, si ritroveranno davanti creature magnifiche, dalla strega Jadis, malvagia e senza scrupoli, al fantastico leone Aslan, buono e gentile.

 Il leone, la strega e l’armadio
Peter, Susan, Edmund e Lucy sono quattro fratelli costretti a lasciare Londra per via dei bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale. Vengono mandati a vivere in campagna, a casa di un vecchio professore. Un giorno, mentre esplorano la grande casa del professore, Lucy entra in un armadio che contiene tante pellicce. Man mano che si addentra nell’armadio si accorge di essere finita in un bosco innevato dove incontra il signor Tumnus, un fauno. Il fauno spiega a Lucy che a Narnia (il luogo dove è finita) è sempre inverno a causa di una strega malvagia che dice di esserne la regina. Tornata a casa Lucy racconta ai suoi fratelli la sua avventura ma loro non le credono, così Lucy decide di tornare a Narnia. Viene seguita da Edmund che si perde, incontrando la regina. Successivamente, mentre si nascondono nell’armadio, i quattro fratelli finiscono tutti insieme a Narnia e la loro avventura ha inizio.

Il cavallo e il ragazzo
Shasta vive a Calormen alle dipendenze di un uomo che crede suo padre, ma la pelle di Shasta è molto più chiara di quella della gente del luogo, perché lui viene dal Nord, da Narnia. Un giorno, mentre sta per essere comprato come schiavo da un ricco tarkaan, decide di scappare con il cavallo parlante dell’uomo, Bri, anch’esso proveniente da Narnia. Durante la fuga i due incontrano una tarkaana in fuga verso il Nord e la sua cavalla parlante Uinni. Così inizia un’altra serie di avventure, insidie e sorprese.

Il principe Caspian
Narnia è stata ormai conquistata dagli umani e tutte le creature magnifiche che prima la abitavano si sono nascoste nelle foreste. Nessun umano parla di loro, ma Caspian, erede al trono, decide di guidare il popolo nascosto verso la riscossa, per sconfiggere il cattivo re Miraz e riprendere in mano tutto il regno. Ad aiutare Caspian ci sono quattro ragazzi che furono un tempo sovrani dell’antica Narnia.

Il viaggio del veliero
Peter e Susan sono ormai grandi. Uno deve studiare per un esame, l’altra accompagna i genitori negli Stati Uniti. A Edmund e Lucy invece è toccato un altro destino, ovvero rimanere a casa degli zii insieme al loro antipatico cugino Eustachio. Eustachio non è mai stato a Narnia, perciò non si sarebbe mai aspettato che guardando il quadro di un mare ci sarebbero finiti dentro. Caspian salverà tutti e tre e li porterà a bordo del Veliero dell’alba, nel viaggio che li farà arrivare alla fine del mondo.

La sedia d’argento
Aslan, il Grande Leone, questa volta farà arrivare a Narnia Eustachio e Jill Pole, gli assegnerà un compagno, Pozzanghera (creatura delle paludi) e gli darà un compito: liberare il principe Rilian, figlio di re Caspian e riportarlo a casa. Qui inizia la loro avventura tra paesaggi fantastici e mondi sconosciuti, con l’intento eroico di salvare il principe.

 L’ultima battaglia
In quest’ultimo capitolo della saga re Tirian, accompagnato dall’unicorno Diamante, da Eustachio e Jill dovranno smascherare un terribile impostore che si prende gioco dei Narniani nel nome di Aslan. L’ultima battaglia, quella decisiva, per sconfiggere finalmente tutto il male.
In contrasto con altri pareri negativi letti a proposito di tutta la saga, ho trovato tutti i libri avvincenti, con un narratore onnisciente che ci accompagna durante tutte le fasi, anche attraverso commenti e spiegazioni. La storia è molto semplice, ma appassionante e piacevole. Tutti i personaggi (e il lettore insieme a loro) si ritrovano ad esplorare zone magnifiche e incredibili, a conoscere animali parlanti e creature fantastiche come ninfe, fauni e streghe, in un infinita combinazione tra Bene e Male. Anche lo stile è talmente semplice che si riesce benissimo ad immaginare le esatte scene e i personaggi descritti. Nonostante la chiarezza e la comprensibilità del racconto, sono nascosti sotto la superficie dei simboli, ad esempio l’immagine di Aslan vista come una specie di dio, il peccato e  le tentazioni, che sono tutti simboli cristiani; in particolare, questi simboli e insegnamenti cristiani sono presenti nell’ultimo libro della saga, “L’ultima battaglia”.
Inoltre è presente alla fine di tutta la saga una breve scritto dell’autore, “Tre modi di scrivere per l’infanzia”, dove Lewis ci delizia con le sue idee a proposito delle fiabe e appunto dei modi di scrivere storie fantastiche per l’infanzia ma non solo.

VOTO: 9

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Le cronache di Narnia

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