Love toys, Valeria Benatti

Love toys è la storia di Daphne, una donna che ha da poco perso il proprio lavoro e che non vuole rassegnarsi a stare a casa. Una sera, a causa anche del suo matrimonio che, come dice lei, sta facendo la muffa, si ritrova a fare zapping davanti alla TV e si imbatte in una televendita di sex toys. Incantata dal modo di esprimersi della venditrice, dalla sua preparazione e professionalità, inizia a fare ricerche sull’argomento; scopre che esistono dei corsi di formazione per venditori di sex toys e si iscrive a uno di questi. Inizialmente fa delle prove con le sue amiche, per affinare le proprie capacità comunicative. Quando ormai si sente sicura decide di parlarne con i propri genitori; un papà diacono e una mamma sessuofobica non sono certo le persone adatte da cui ricevere supporto, perciò decide di chiedere aiuto a nonna Dora, un’attivista d’altri tempi, un po’ matta e un po’ hippie. Lei si dimostra subito entusiasta di questa scelta e pronta ad aiutare la nipote. Alcuni amici, conoscenti e paesani si dimostrano fin da subito entusiasti o, almeno, divertiti dall’idea di Daphne; ovviamente ci sono sempre le eccezioni, come la maestra Greselin, insegnante delle sue due bambine, che le dice addirittura di voler intraprendere una crociata contro lei e i suoi oggetti peccaminosi; purtroppo inizialmente la pensano così anche i genitori di Daphne, o almeno finché non li rende partecipi del suo mondo di LOVE TOYS (non sex toys) che non sono necessariamente oggetti peccaminosi o impuri ma possono anche essere dei piacevoli diversivi anche per i più puritani.

Un libro particolarmente divertente, che parla del sesso, dei love (o sex) toys in maniera leggera, incuriosendo il lettore e portandolo alla scoperta di un modo nuovo di fare l’amore, con gioia e senza vergogna. 






“Dovremmo parlare più spesso di sesso,
quantomeno con la persona con cui siamo interessati a farlo.”

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