Nell’erba alta, Stephen King; Joe Hill

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Becky è una ragazza incinta di 19 anni. Per tenere alto l’onore, i genitori decidono, per avere il bambino, di mandare la figlia fuori città accompagnata dal fratello Cal. Durante il viaggio decidono di visitare la città di Roswell percorrendo la Route 400. Durante il viaggio, in una zona dove l’erba è particolarmente alta e fitta, iniziano a sentire le voci di un bambino e di una donna che chiedono aiuto e inoltre delle strane risate. Dopo avere accostato l’auto sul lato della strada si inoltrano nell’erba per poter aiutare il bambino e la donna. Ma immediatamente perdono l’orientamento confondendo i due..

Quando il maestro del brivido, Stephen King, e il suo degno erede nonché figlio, Joe Hill, si uniscono per scrivere a quattro mani questo racconto, siamo certi che si rivelerà qualcosa di eccellente. Eccellente perché con questo racconto King ritrova determinazione, cattiveria e le atmosfere dei vecchi lavori anche se a parer mio gli ultimi lavori sono altamente di livello, e soprattutto perché Joe Hill continua, lavoro dopo lavoro, a collezionare pareri positivi. Per quanto riguarda il racconto, l’idea di base può risultare abusata e banale, ma sappiamo benissimo che con King il banale si trasforma in qualcosa di insolito e, dalle prime pagine sino ad arrivare al finale, regnano l’ansia e la claustrofobia e il terrore puro.

 

VOTO: 7

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