Ho sposato una vegana, Fausto Brizzi

“[…] I primi, che di solito sono maschi e over quaranta, è inutile che leggano le prossime righe: sanno già benissimo che i vegani, cioè gli abitanti del pianeta Vega, sono cattivi e che attaccano spesso e volentieri la nostra amata Terra per conquistarla. Questo capitolo è per tutti gli altri, quelli che ignorano che quando la Luna è rossa, le forze di Vega attaccheranno. […] Per farvela breve, Actarus e il suo robottone Goldrake, insieme ad alcuni amici, diventano i difensori della Terra e contrastano i desideri di conquista da parte dei perfidi vegani. […] Un’intera generazione di maschi, nati tra la fine degli anni Sessanta e i primi dei Settanta, se sente la parola vegano ha un brivido di terrore che gli percorre la                                                                                                                                                       schiena.” 

Esilarante, dissacrante, epico. Ma anche introspettivo e profondo. Perché si sà, il veganesimo non è uno scherzo ma lo si può raccontare in maniera divertente attraverso gli occhi di chi il vegano lo conosce (e se lo deve portare appresso per tutta la vita). Così Fausto Brizzi, noto regista italiano, ci racconta come si può vivere insieme a una vegana, ed arrivare a sposarla!

Dall’inizio alla fine leggiamo le avventure tra i due, le lotte interne per sottostare alle ferree regole del veganesimo e per riuscire dall’altra parte ad avere un po’ di libertà onnivora, cedere alle tentazioni di mozzarelle, salumi e arrosti vari, senza mai perdere il controllo (o quasi).

Dalla famiglia alla, ormai conosciutissima, lotta contro i mangiatori di cadaveri fino alla naturopatia; un libro che affronta temi seri dal punto di vista di chi vegano non lo è e che, fondamentalmente, non ci capisce un’acca di tutto quello che comporta esserlo.

Un libro consigliato a onnivori, carnivori ed erbivori senza nessuna distinzione.

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