Vacanze matte, Richard Powell

Durante un viaggio in auto, i Kwimper, una famiglia che vive principalmente di sussidi e pensioni di invalidità, in poche parole degli scansafatiche, composta da padre, tre figli e la baby-sitter prendono per sbaglio una strada in costruzione ritrovandosi senza benzina nel nulla più totale. Scoprono fin da subito che quella è una terra di nessuno e quindi ne reclamano la proprietà. La vita da pionieri scorre tranquilla fin quando i Kwimper verranno minacciati da due funzionari del governo e da un gruppo di gangster. Pubblicato nel 1959 è stato subito accolto da un grande successo, nel 1962 è stato tratto il musical “Lo sceriffo scalzo” con Elvis Presley, ma dopo poco tempo
questo romanzo è stato dimenticato sino al 2009, anno in cui è stato ristampato. Il grande successo è dovuto al fatto che la famiglia Kwimper non è la classica famiglia americana, è una specie di unione tra Forrest Gump per la loro ingenuità geniale e inizialmente Robinson Crusoe per il fatto che pur di non andare via dal posto appena “colonizzato” decidono di costruire una capanna e vivere di pesca e raccolta dei frutti. Se prendiamo singolarmente ogni componente della famiglia ci accorgiamo sin da subito che ognuno ha una caratteristica divertente: il padre, Elias, è convinto di lavorare per il governo solo perché percepisce da esso il sussidio e varie indennità, il figlio maggiore Toby, voce narrante, ogni qualvolta si trovi a stretto contatto con una ragazza si agita e per calmarsi recita le tabelline, i gemelli Eddy e Teddy che per non passare dei guai si scambiano tra loro. L’unica che sembra avere qualche traccia di cervello è la baby-sitter Holly, ma anche lei sarà coinvolta dagli altri membri della famiglia in episodi esilaranti. Questo libro è consigliato a tutti quelli che vogliono staccarsi dalla monotonia e dai problemi della vita reale, tra una risata e l’altra dopo poche pagine anche voi vorreste far parte della famiglia Kwimper.

VOTO: 7,5

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